Salvo Munafò, pianista e violinista, diplomato al
Conservatorio di Musica V.zo Bellini di Palermo solista
con una ventennale esperienza alberghiera
nell’ambito del Pianobar.
Attualmente impegnato nei
maggiori alberghi storici e prestigiosi della regione
Siciliana, cura con particolare dedizione la parte
musicale del Grande Albergo et des Palmes di
Palermo noto come l’albergo di Wagner e del
Gattopardo, e del Grande Albergo Villa Igiea, famosa
residenza dei Florio e unica perla in stile liberty della
città di Palermo.
Durante il pianobar l’anima jazz si fonde
armonicamente alle note del pianoforte passando da
Gershwin a Cole Porter, da Duke Ellington a Frank
Sinatra e ancora da Berlin a Glenn Miller. Ma anche le
tradizionali musiche della canzone Italiana dagli anni
trenta ad oggi tanto cara agli Americani, melodie della
Canzone Napoletana musica preferita dagli ospiti
Giapponesi e spaziando dal classico all’operetta al
melodramma al cinema, il tutto modulando
sensibilmente l’intensità dei suoni per non rendere la
presenza musicale troppo invadente, specialmente se
ci si trova in uno spazio dove la musica serve a dare
un tocco di classe e tono sofisticato all’atmosfera del
Grande Albergo..
Salvo Munafò, pianista e violinista, diplomato al
Conservatorio di Musica V.zo Bellini di Palermo solista
o coadiuvato con altri musicisti formando varie
formazioni musicali compone una sorta di colonna
sonora su misura coerente con il tipo di matrimonio,
con lo stile degli sposi ed anche con le caratteriristiche
dei luoghi scelti per la cerimonia e per il ricevimento. In chiesa solitamente il repertorio offre un commento
discreto ma d’atmosfera e le note del violino
accompagnano con notevole suggestione i momenti
culminanti del rito religioso.

Il programma può essere
abbastanza articolato; buona idea è prevedere un
brano da eseguire nell’attesa della sposa e brani
toccanti e armoniosi da eseguire durante lo scambio
degli anelli e negli altri momenti del rito.
Il tutto può essere eseguito con particolari strumenti di
notevole atmosfera come l’organo il flauto l’arpa e
l’inserimento lirico di una voce solista di un soprano o
un tenore.
Nel corso del banchetto nessuna programmazione
musicale viene mai stabilita in quanto l’interagire con
il pubblico rende vana ogni sorta di scaletta o altro.